Le lunghe settimane di convivenza forzata per il lockdown prima e poi il drastico ridimensionamento dei contesti sociali esterni dovuto alle disposizioni anti-contagio, hanno imposto e impongono alle famiglie la stretta condivisione di spazi e tempi. Per molti genitori questo sta significando trovarsi improvvisamente di fronte alla scoperta della dipendenza dei figli, spesso minorenni, da sostanze come alcol o droga, ma anche da gioco d’azzardo, sesso o tecnologia, e a dover fronteggiare comportamenti ossessivo-compulsivi che non di rado sfociano nella violenza.
Per sostenere le famiglie in un momento così difficile, e offrire una prima risposta all’approccio più idoneo a ciascun caso, la comunità residenziale campana Il Camino, situata sul Monte Faito, ha attivato dalle prime fasi del lockdown uno sportello telefonico gratuito (081.8793034), seguito da un pool di operatori specializzati guidati dallo psicologo e psicoterapeuta Pietro Falco, direttore della struttura: in meno di un mese di attività sono state oltre 100 le chiamate giunte da tutta la regione.
Nella sede del Faito, inoltre, non si sono mai fermate le attività, grazie all’adozione di efficaci protocolli sanitari fin dai primi segnali di una possibile diffusione del Coronavirus anche in Italia, a tutela di ospiti e personale. Una piccola storia di efficienza, coraggio e altruismo tutta partenopea che ha conquistato anche il vescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia Mons. Francesco Alfano che ha annunciato una visita alla Comunità domenica prossima, 7 giugno, alle 16.00, per conoscerla da vicino e benedire gli ospiti e tutto il personale.